23 marzo 2009

Il punto della situazione


- Ragazzo, va bene le metafore e compagnia bella. Ma qui la verità è una sola: sei morto!
- Ma come sono morto, ieri sera quando sono andato a letto ero vivo, stavo benissimo...
- Sembrerà strano, ma tutti quelli che muoiono prima erano vivi.
- Si ma io...
- Ragazzo ascolta, non è mia abitudine discutere, io non sono il tuo amministratore delegato e tu non stai contrattando un aumento di stipendio. Tu sei qui solo perché il tuo tempo è finito.
- Ma io non posso morire.
- È qui che ti sbagli ragazzo, tu puoi morire eccome. Qui se c'è uno che non può morire, sono Io. Ma siccome Io sono il Salvatore, posso fare quello che cavolo mi pare e piace. Posso anche, ma solo se mi va, offrirti una seconda possibilità. Però devi convincermi...
- Cosa devo fare per convincerLa?
- Rispondi alle mie domande. Ma non mentire. Inutile dirti che me ne accorgerei...
- Non ci pensavo minimamente. Le giuro su...
- Cominciamo bene. Non giurare ragazzo!
- Mi scusi, non volevo...
- Ok, ti perdono. Adesso ascoltami. Se stamattina tu ti fossi alzato come tutte le mattine. Cosa avresti fatto?
- Stamattina? Beh, mi sarei fatto una doccia, la barba, mi sarei vestito e sarei corso in ufficio. Sa, ho una serie di scadenze e sono in ritardissimo.
- Descrivimi tutto, senza omettere nulla.
- Beh, avrei preso la macchina e mi sarei tuffato in tangenziale. Avrei imprecato appena scoperto che c'era coda. Poi sarei entrato in città...
- E poi?
- Poi avrei imprecato ad ogni semaforo. Avrei cercato parcheggio e una volta in ufficio avrei preso il caffè con i colleghi parlando male di quelli che non ci sono ancora...
- Continua.
- Mi sarei tuffato subito nella bolgia delle telefonate e avrei guardato l'orologio ogni dieci minuti per controllare quanto tempo manca alla pausa pranzo.
- Ottimo! La pausa pranzo... cosa fai di solito durante l'ora di pausa pranzo?
- Vado a mangiare con i colleghi. Parliamo di calcio, di computer. Di come Drupal sia meglio di Joomla, di come mi ha risposto al telefono una segretaria stupida, di quanto sia difficile tirare avanti al giorno d'oggi...
- Ma tu sei, anzi. Tu ERI malato?
- No, assolutamente.
- Avevi qualche deformazione fisica?
- No, nessuna.
- Problemi in famiglia?
- Fortunatamente no.
- Ma la tua vita ti piaceva?
- Come?
- Rispondi!
- Si mi piaceva. È vero mi lamentavo spesso. Non ero mai contento e spesso mi sentivo solo...
- Cosa ti metteva di buon umore?
- Avere un aumento di stipendio. Ricevere un complimento dal mio capo. Comprarmi un telefono nuovo. Essere simpatico alle ragazze.
- Cosa avresti fatto stasera dopo il lavoro?
- Sarei andato a casa di amici a mangiare una pizza e passare la serata organizzando un torneo con l'Xbox...
- E poi?
- Beh, a fine serata sarei tornato a casa e mi sarei messo a guardare Facebook, avrei scritto due stronz... hem due cavolate. Avrei letto la posta, mandato delle email.
- Sai domani cosa cambierà nel mondo se tu non ci sarai?
- Poco.
- Nulla! Ci sarà solo una scrivania vuota e i tuoi colleghi si spartiranno il tuo temperamatite, la tua graffettatrice e il tuo rotolo dello scotch. Metteranno “povero” davanti al tuo nome tutte le volte che ti nomineranno. E dopo un po' non ti nomineranno neanche più...
- Tutto questo è molto triste.
- Sai cosa è veramente triste, ragazzo?
- Cosa?
- Per quasi quarant'anni ti ho regalato splendide giornate di sole. E tu neanche te ne sei accorto...

10 marzo 2009

Open space


Oggi ho da scrivere parecchio. Devo fare delle interviste e mi piace dare l'impressione che lo stia facendo da un piccolo ufficio, discreto, caldo e soprattutto silenzioso. Purtroppo queste caratteristiche mal si sposano col concetto moderno di open space, termine alla moda per indicare un gallinaio pensato fondamentalmente con uno scopo: risparmiare su porte e pareti.

- Pronto parlo con il dottor Ventura?
- Buongiorno, sono io ma non sono dottore. Con chi ho il piacere di parlare?
- Salve, sono Salvatore della rivista State Sobri Se Potete.
- Ma che onore! Conosco benissimo la sua rivista! La leggo tutti i mesi. Se le fa piacere mi chiami pure dottore, sa ormai mi sono abituato.
- Come preferisce, dottor Ventura. La chiamavo per quell'intervista...
- Ma certo, ma certo! A tale proposito volevo giusto dirle...
- (Galline fuori campo) MA NOOOOO! MA QUINDI HANNO ELIMINATO I FARIAS DA ICSFACTOR!
- Mi scusi dottor Ventura, non ho afferrato l'ultima parte della frase.
- Non si preoccupi. Dicevo, a proposito dell'intervista, avevo pensato che potremmo per esempio...
- (Galline fuori campo) MA LA MAIONCHI L'HAI VISTA COM'ERA CONCIATA?
- Ehm... Mi scusi ancora dottor Ventura. Io partirei subito con la prima domanda.
- Certo, partiamo pure, sono tutt'orecchi.
- Ecco, vorrei che mi raccontasse un po' dei suoi inizi. Quando ha cominciato la sua attività?
- Allora, ho capito che avrei sfondato nel mondo dei cavolini di Bruxelles già nel millenovecent...
- (Galline fuori campo) CHE BELLA QUELLA BORSA DELLA TERRY!
- (Galline fuori campo) MA NOOO!
- (Galline fuori campo) MA SIII!
- (Galline fuori campo) MA DAIII!
- Mi scusi di nuovo dottor Ventura. Ma oggi c'è il mercato proprio di fronte al mio ufficio E SEMBRA DI STARCI PROPRIO IN MEZZO!
- (Galline fuori campo) HO COMPRATO UN VESTITINO ALLA GIULY TUTTO FATTO DI TULLE!
- (Galline fuori campo) MA NOOO!
- (Galline fuori campo) MA SIII!
- (Galline fuori campo) MA DAIII!
- Che fastidio signor Salvatore, non si riesce proprio a parlare, sembra che tutte quelle voci arrivino proprio da dentro il suo ufficio.
- Si, in effetti è uno strano gioco di risonanze ACUSTICHE CHE DANNO L'IMPRESSIONE DI TROVARSI IN MEZZO A PIAZZA GARIBALDI A NAPOLI, NON SO SE HA PRESENTE!
- Certo, certo, conosco benissimo. Ma per favore non urli, signor Salvatore, io la sento benissimo...
- Ha ragione dottor Ventura, mi scusi. Ma continuiamo. Passiamo alla seconda domanda. Che consigli darebbe a un giovane imprenditore deciso a seguire le sue orme?
- Questa è molto interessante. Bene prima di tutto dovrebbe pensare che....
- (Galline fuori campo) STASERA VADO A PRENDERE DELLE SCARPE TROPPO BELLE
- (Galline fuori campo) MA NOOO!
- (Galline fuori campo) MA SIII!
- (Galline fuori campo) MA DAIII!
- ... In fondo sono queste le regole per iniziare.
- Molto bene, dottor Ventura, molto, ma molto interessante.
- Sono pronto per la terza domanda signor Salvatore, mi dica pure...
- Ecco, vorrei chiederle: quali grossi cambiamenti vede nel mercato dei cavolini nei prossimi anni?
- Guardi. Le confido una cosa che non ho mai detto a nessuno. Secondo me...
- (Galline fuori campo) .. E LUI Mi FA: MA SEI SCEMA? E IO GLI FACCIO: MA SCEMO SARAI TE!
- (Galline fuori campo) MA NOOO!
- (Galline fuori campo) MA SIII!
- (Galline fuori campo) MA DAIII!
- Direi di chiudere qui dottor Ventura. Poi se non le dispiace fra qualche giorno la richiamo, magari dopo le sei, possibilmente, QUANDO NON C'è IL MERCATO così possiamo chiacchierare con più tranquillità...
- Certo, certo signor Salvatore, certo. Ma mi dica la verità: lei non è in ufficio vero? Si trova in una cabina telefonica A PIAZZA GARIBALDI A NAPOLI, NON SO SE HA PRESENTE?
- No, dottor Ventura, purtroppo sono in ufficio. Glielo giuro. È solo uno strano, stramaledettissimo gioco di risonanze acustiche...