01 dicembre 2008

La saltatrice di code

- Mi scusi ma non l'avevo proprio vista...
- Signora, io penso che lei abbia dei seri problemi con il suo oculista oppure sta cercando di offendermi con un velato accenno alla mia bassa statura...
- No, no, io non mi permetterei mai... Ma perché, voi siete oculista?
- No signora, io sono quello che è arrivato prima di lei a fare la fila per la spesa
- Ma io devo prendere solo due melanzane, non devo fare la spesa
- E' vero signora comprare le melanzane non significa fare la spesa
- Certo! La spesa è una cosa grossa...
- Ma se io compro dieci chili di melanzane come lo chiama lei?
- E cosa ci deve fare con dieci chili di melanzane? Le mette sottolio, vero? Sa come le faccio io? Le taglio tutte a pezzettini piccoli piccoli...
- Signora se avessi avuto bisogno di una ricetta avrei chiamato Marchesi, il fatto è che stamattina voglio solo comprare un po' di frutta. Purtroppo ho incontrato lei che, immagino, ha tantissima fretta e non si è resa conto di aver scavalcato me, il signore dietro e anche questi altri due ragazzi che sono stranieri e fortunatamente non la capiscono...
- No, ma io non vi ho proprio visti, comunque adesso sono qua, è inutile mettersi a fare storie, così facciamo tardi tutti quanti...
- Signora, sa che la sto chiamando con un appellativo che vista la sua eleganza mi pare oltremodo esagerato?
- Come?
- Nulla di complesso, signora, è che mentre le rivolgo la parola continuo a mentire al mondo considerandola umana e invece probabilmente lei non lo è o forse lo è troppo, ma in ogni caso la invito di cuore a procurarsi un paio di grosse melanzane e a...

In quel momento mi rendo conto che non vale la pena continuare, la saltatrice di file non cambierà mai e me la ritroverò ovunque. In Posta, dal medico, dal salumiere, lei sarà sempre lì con la sua testa brizzolata, il suo rossetto da bancarella, l'aria da buona madre di famiglia e la coscienza che il mondo intero non esista...
La osservo mentre si agita e i suoi grossi orecchini luccicanti ondeggiano nervosamente. Soddisfatta si fa dare le sue melanzane siciliane, poi visto che c'è, anche “qualche patata e due zucchine piccole piccole che a mia figlia piacciono tanto e mezzo chilo di castagne che i bambini ci escono pazzi...”
“Ho fatto subito, avete visto?” dice mentre si allontana ballottando con le gambe ormai deboli che non reggono più quella massa inutile e quel peso per il quale il cervello non ha nessuna parte...
“Arrivederci!” mi dice e io so che è vero, la incontrerò sicuramente di nuovo...

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